Impronte dal passato
|
Christine Adamo - Requiem per il celacanto, Effemme, 2007
|
|
Sarah Andrews - Bone hunter (Em Hansen Mysteries), St. Martin's Minotaur, 1999
|
|
Jean M. Auel - Ayla la figlia della Terra, Tea, 2009
|
|
Tracy Chevalier - Strane creature, Neri Pozza, 2009
|
|
Cristina Comencini - Lucy, Feltrinelli, 2014
|
|
Susan Cummins Miller - Death assemblage (Frankie MacFarlane Mysteries), Texas Tech University Press, 2002
|
|
Björn Kurtén - La danza della tigre. Un romanzo dell'era glaciale, Franco Muzzio, 2009
|
|
Monika Maron - Animal triste, Mondadori, 1997
|
|
Breece D'J Pancake -Trilobiti, Minimum Fax 2016
|
|
Antonio Pennacchi - Le iene del Circeo. Vita, morte e miracoli dell'uomo di Neandertal, Laterza 2014
|
Thriller scientifico che mescola fatti storici e vicende di fantasia, legati al ritrovamento del 1938 di un esemplare di celacanto, pesce preistorico contemporaneo dei dinosauri, ritenuto estinto. Anni dopo, una giovane donna francese indaga sulla misteriosa morte del padre, un celebre ricercatore, e sugli intrighi, vendette e gelosie della comunità scientifica coinvolta negli studi compiuti su questo importante esemplare marino, ritenuto l’anello mancante del passaggio evolutivo dalla vita marina a quella terrestre. L’avventura si svolge tra l’Africa e le Isole Comore, Parigi e Londra.
Geologa americana di professione, premiata nel 2016 con la GSA President’s Medal per aver portato la geologia al grande pubblico attraverso i suoi romanzi, Sarah Andrews è l’autrice, tra gli altri, di una serie di 12 romanzi gialli. La protagonista è una geologa petrolifera, Em Hansen, che grazie alle proprie conoscenze scientifiche risolve casi di omicidio sempre inseriti in precisi contesti tematici inerenti le geoscienze (dalla vendita di reperti fossili di vertebrati, come nel caso di questo primo volume, ai rischi geologici, dalle risorse idriche alle specie a rischio di estinzione). Come ha affermato l’autrice “the mystery story form has been a good choice for teaching the public about the geosciences because scientists are detectives. Behind our curiosity is a basic, elemental drive to know what is true.”
La storia si svolge 30.000 anni fa in Europa, e narra le vicende di una bambina Cro-Magnon, unica sopravvissuta della sua famiglia a un forte terremoto, che viene cresciuta all’interno di un clan di Neanderthal. Il libro è il primo episodio della fortunata saga I figli della terra, un ciclo di sei volumi pubblicati tra il 1980 e il 2011, ambientati in epoca preistorica. La scrittrice statunitense narra una storia di fantasia basandosi su ricerche bibliografiche, documentazioni scientifiche e studi sul campo.
Romanzo storico ambientato nel 1811 a Lyme Regis, villaggio nella contea del Dorset, lungo la Jurassic Coast. La storia è liberamente ispirata alla figura di Mary Anning, abile raccoglitrice di fossili, che portò alla luce lo scheletro del primo Ittiosauro e contribuì con le sue scoperte di “strane creature” allo sviluppo della paleontologia. “Lord Henley fissò Mary. Probabilmente si stava chiedendo chi le avesse dato il permesso di parlare e che c’entrava quella monella con il coccodrillo. Del resto Mary era decisamente impresentabile, e non solo per un signore come Lord Henley: i capelli scarmigliati e impiastrati dal salino, le unghie lunghe e sporche di terra, le scarpe imbrattate di fango.”
Racconto corale sui difficili rapporti familiari della vita di Sara, una paleoantropologa che ha dedicato la sua attività di ricerca allo studio dell’australopiteco e che per lavoro ha viaggiato molto in Africa, soprattutto in Tanzania, a Laetoli, luogo della scoperta di impronte di ominidi.
Il primo volume della serie delle investigazioni di Frankie MacFarlane, intraprendente geologa le cui indagini si svolgono nella zona della California e del Southwestern. Le montagne a ovest di Pair-a-Dice, Nevada, nascondono misteri geologici, storici e personali. La protagonista è impegnata nella mappatura delle rocce sedimentarie del Paleozoico e del Mesozoico, alla ricerca di un deposito di pietra calcarea contenente degli ammonoidi fossili indispensabili per completare il suo studio sul campo, quando viene coinvolta in una serie di omicidi. L’autrice stessa, Sara Cummins Miller, è una geologa e prima di diventare scrittrice a tempo pieno ha lavorato anche presso la USGS.
L’autore è un paleontologo finlandese, docente all’università di Helsinki, conosciuto soprattutto per le sue opere scientifiche e di divulgazione. Il volume è accompagnato dall’introduzione dello scienziato Stephen Jay Gould.
In una Berlino ancora stupita per il crollo del muro, la narratrice, paleontologa della DDR, e Franz, entomologo della Germania Ovest, si incontrano nel Museo di Storia Naturale, ai piedi di un brachiosauro da lei tanto amato e studiato al punto da definirsi la sua “sacerdotessa”. Un amore complicato dall’appartenenza a due storie tanto diverse, costellato da riflessioni esistenziali, sulla storia della Germania divisa, sul senso del tempo, in cui il fossile diventerà il simbolo di un’unione destinata al fallimento. 
Dodici racconti ambientati tra le piane e le colline del West Virginia, tra una umanità dolente e un paesaggio feroce e desolante, fatto di paludi, boschi immensi, miniere abbandonate. I personaggi “completamente soli, fra un passato irrecuperabile e un domani che pare invisibile e disgregato, sono sorretti da disperati desideri a breve termine – tenere con sé la donna che amano, organizzare lo sciopero che porterà finalmente la ricchezza, vendere alcolici di contrabbando durante un combattimento tra galli – e cristallizzati proprio come i fossili che vengono estratti dalla terra, bloccati in un eterno presente lungo quanto le ere geologiche”.
Nel 1939 in una grotta sul promontorio Circeo viene accidentalmente ritrovato un cranio (il cosiddetto cranio Guattari) di Homo Neanderthalensis. Inizialmente, la presenza di un allargamento del foro occipitale nel cranio e di un cerchio di pietre presente intorno al reperto viene ricondotta dal famoso paleontologo Alberto Carlo Blanc a una chiara manifestazione di cannibalismo rituale. La tesi verrà poi messa in discussione in un convegno internazionale del 1989, attribuendo il tutto all’attività predatoria di iene presenti nella grotta. Con la consueta vis polemica e dissacrante ironia, e non senza uno “scoop” finale, l’autore propone un viaggio tra storie, incontri, strane coincidenze e tanti interrogativi.