Dipartimento di Eccellenza 2023 - 2027

 

Per il secondo quinquennio consecutivo, il MUR ha inserito il DST di Sapienza tra i primi cinque dipartimenti di Scienze della Terra in Italia nel corso del processo di selezione dei cosiddetti Dipartimenti di Eccellenza. Questa valutazione eccellente ha permesso di ottenere un finanziamento di 7.3 milioni di euro, finalizzato al miglioramento delle proprie attività didattiche e di ricerca in tutti i settori delle geoscienze, che sarà erogato nel periodo 2023-2027.
Il nuovo progetto si sviluppa in continuità con il precedente, proponendosi di potenziare gli aspetti legati alle relazioni uomo/ambiente e focalizzandosi sul ruolo che le Scienze della Terra rivestono nella società. In questo modo il DST intende recepire le richieste della società alla comunità scientifica e, allo stesso tempo, incrementare l'attrattività della propria offerta formativa nei confronti degli studenti, che sempre più difficilmente si iscrivono a corsi di laurea in Scienze geologiche.
In questo contesto, l'obiettivo del progetto è lo sviluppo di specifiche competenze e infrastrutture dedicate a fornire un contributo rilevante al raggiungimento di alcuni dei Sustainable Development Goals (SDGs) dell’Agenda 2030 dell’ONU, con specifico riferimento a quelli che prevedono la protezione dell’ambiente (SDGs 6,13,14,15), l’individuazione di sostanze potenzialmente nocive per la salute (SDG 3), lo stoccaggio della CO2 e l’individuazione di fonti energetiche alternative (SDG 7), la gestione sostenibile delle risorse naturali e la transizione verso l’economia circolare (SDGs 11,12).

 

 

Per raggiungere l’obiettivo prefissato, le attività saranno concentrate su due tematiche principali:

T1) Sostenibilità, con focus sulla definizione dell’impatto delle attività umane sull’ambiente e il territorio;
T2) Resilienza, con focus sulla definizione dell’impatto dei cambiamenti globali sui processi naturali e sulle attività umane.

Le tematiche T1) e T2) saranno affrontate attraverso quattro linee di sviluppo:

L1) Caratterizzazione di geomateriali utili e dannosi per l’uomo, finalizzata alla creazione delle infrastrutture necessarie allo studio a scala micro e nanometrica di geomateriali rilevanti per l’ambiente e la salute (ad es., minerali e materiali di sintesi per il sequestro della CO2; geomateriali per l’edilizia e il restauro di beni culturali; nuovi materiali prodotti a partire da rifiuti industriali; fibre, ceneri e particolato minerale con impatto sanitario), utili a supportare iniziative basate sull’economia circolare e attuare politiche sanitarie mirate.
L2) Modellizzazione dei processi di interazione fluido-roccia, che risponde alla necessità di messa a punto di strategie predittive per l’individuazione delle situazioni geologiche maggiormente idonee al sequestro della CO2 e allo stoccaggio ciclico di H2, utili a supportare politiche energetiche alternative.
L3) Potenziamento delle capacità analitiche per ottenere stime termometriche affidabili da campioni geologici appartenenti al passato recente, da utilizzare per ricostruzioni paleoambientali e paleoclimatiche a scala locale e globale e per comprendere gli effetti di cambiamenti climatici a diverse scale temporali.
L4) Evoluzione dei processi naturali in risposta alle condizioni meteo-climatiche attuali e ai cambiamenti climatici che si verificano nel tempo, con l’obiettivo di sviluppare sistemi di  monitoraggio con tecnologie avanzate e sistemi di apprendimento digitale (machine learning) nonché di implementare la simulazione della risposta delle dinamiche oceanografiche ed erosivo-deposizionali con particolare attenzione agli  ambienti costieri e marini, sia rispetto alle attività antropiche che agli eventi  meteo-climatici attendibili su base probabilistica, in modo da orientare correttamente la gestione del territorio e delle risorse.

 

Gli obiettivi specifici del progetto saranno conseguiti attraverso strategie incentrate su un'attenta politica di reclutamento, che porterà al completamento di tutti i settori disciplinari GEO, un potenziamento del parco strumentale/infrastrutturale, a completamento di quanto già realizzato nel DE 2018-2022, l’ampliamento e il rinnovamento della didattica, con inserimento di una laurea internazionale a titolo multiplo e di specifici insegnamenti sulle tematiche di ambiente, clima ed energia, e un’intensa e articolata attività di outreach.
Il progetto, che prevede un'attenta gestione interna e una fase di monitoraggio esterno, porterà il DST alla fine del quinquennio a essere un punto di riferimento non solo per la comunità scientifica, ma anche per le autorità preposte alla gestione dell'ambiente e del territorio e per la società e i giovani interessati alla conoscenza delle Scienze della Terra.

 

 

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