Progetti di Ricerca di Ateneo - GEO04

 

RESPONSABILE SCIENTIFICO: Marta DELLA SETA
TITOLO: Hands-On Earth Science Activities sui rischi geologici: allestimento di spazi espositivi interattivi nel Comune di Roma
ENTE FINANZIATORE: Sapienza Università di Roma, Bando Terza Missione 2019 
P.I.: Marta Della Seta

INIZIO PROGETTO: maggio 2020
DATA FINE PROGETTO: dicembre 2021
RIASSUNTO:
L’Italia è un paese ad elevato rischio geologico e non solo per la pericolosità dei fenomeni naturali che ne caratterizzano il territorio. Spesso, infatti, l’elevata vulnerabilità delle opere antropiche e il notevole valore esposto, in termini di vite umane e patrimonio artistico-culturale, influiscono in modo consistente sull’entità dei danni subiti dalla popolazione in caso di accadimento di fenomeni quali, ad esempio, terremoti, eruzioni vulcaniche, frane, alluvioni.
Questo dato dimostra che l’Italia, nonostante sia un paese all’avanguardia per la ricerca scientifica sui rischi geologici, deve ancora investire molto sulle buone pratiche di gestione e mitigazione dei rischi stessi. Queste ultime non possono prescindere dalla disseminazione della cultura scientifica nella società, il cui fine principale deve essere quello di favorire una maggiore consapevolezza dei fattori di rischio e delle strategie efficaci per la sua mitigazione.
Il Dipartimento di Scienze della Terra di Sapienza (DST) è impegnato in modo sempre più consistente in attività di formazione, orientamento e diffusione delle Geoscienze sul territorio di Roma e del Lazio, nell’ambito di progetti PLS, e ASL/PCTO, ma anche grazie all’eccezionale patrimonio museale che ospita nei suoi edifici (MUST, Museo Universitario di Scienze della Terra).
Questa richiesta di finanziamento intende avvalersi di un Laboratorio Interdisciplinare della Facoltà di SMFN (LIFS) in fase di allestimento all’interno del DST, che, con questo progetto, troverebbe nelle attività di Terza Missione una valorizzazione della propria funzione didattica.
La proposta prevede l’utilizzo del LIFS per la realizzazione di kit laboratoriali per attività hands-on finalizzate alla riproduzione di fenomeni naturali legati ai rischi geologici, al loro utilizzo per corsi di aggiornamento dei docenti delle scuole secondarie e alla loro collocazione, a fine progetto, presso le strutture espositive del MUST e di Technotown (hub della scienza creativa di Villa Torlonia) per garantirne la massima fruizione da parte della popolazione. Il progetto prevede il coinvolgimento, come attori sociali, di alcune scuole secondarie e della società Zètema, che gestisce Technotown, come realizzatori, e la cittadinanza (prevalentemente del Comune di Roma) come fruitore finale. L’esperienza pluriennale di Zètema nel campo della divulgazione scientifica e la sua mission sul territorio del Comune di Roma, combinate con le competenze e le infrastrutture all’avanguardia del DST, potranno garantire il raggiungimento di elevati standard di qualità scientifica e di comunicazione, con la possibilità, per Sapienza, di usufruire di una importante vetrina, anche per l’orientamento in ingresso.

 

RESPONSABILE SCIENTIFICO: Marta DELLA SETA
TITOLO: The Archaeological Mission in the Sahara. Environment and societies in prehistoric Tunisia
ENTE FINANZIATORE: Sapienza Università di Roma, Bando Grandi Scavi 2020
P.I.: Savino Di Lernia (Dipartimento di Scienze dell'Antichità)

INIZIO PROGETTO: giugno 2020
DATA FINE PROGETTO: giugno 2021
RIASSUNTO:
The Archaeological Mission in the Sahara will carry out field activities in Tunisia in the Chott el Jerid, the Grand Erg Oriental, the Dahar (governorates of Kebili and Tataouine) and in the Wadi Serrat (el Kef). Laboratory activities, dissemination and publications are integral part of the research. The project continues the study on past environmental and cultural trajectories at late Quaternary contexts in the Northern Sahara and the pre-desert to understand key evolutive and population dynamics: the appearance of the earliest H. sapiens and their material correlates (c. 300 ka); the introduction of food production economies and the interactions with the last hunter-gatherers in the early Holocene (c. 11,000 calBP); the network of contacts revealed by late prehistoric funerary traditions; the genetic composition and ethno-history of sedentary and mobile communities. To achieve the objectives of the project, we shall excavate: i) the middle/late Pleistocene sequence of Wadi Lazalim; ii) the early Holocene contexts of Tembaine and Wadi Serrat; iii) the Neolithic funerary monuments in the Chott and the Erg. Field activities are carefully scheduled in the framework of an organically conceived territorial project, but could shift from area to area after the security advice of the Italian Embassy in Tunis. Given the COVID-19 pandemic, the fieldwork is flexibly scheduled in a long mission in autumn 2020 (October-November) or early 2021. Around 30 Tunisian and Italian scientists and students will compose the team: archaeologists, geologists, botanists and biologists. The fieldwork will also focus on the training of Tunisian and Italian students. We shall also continue the analyses on archaeological materials from the missions 2015-2019, plus the 2020 campaign. Other laboratory analyses will be conducted on biological and skeletal material from SW Libya currently curated at the Museum of Anthropology of Sapienza University of Rome (DNA, stable isotopes, C14).

 

RESPONSABILE SCIENTIFICO:  Francesco TROIANI
TITOLO: Geomorphic response of fluvial systems to climate change during the last glacial-interglacial cycle in the northern Apennines of Italy
ENTE FINANZIATORE: Sapienza Università di Roma – Progetti d’Ateneo categoria Medi

INIZIO PROGETTO: gennaio 2021
DATA FINE PROGETTO: dicembre 2022
RIASSUNTO:
Il Progetto si occupa dello studio della risposta dei processi fluviali ai cambiamenti climatici di bassa intensità e alta frequenza, con particolare riguardo all’ultimo ciclo glaciale-interglaciale, usando differenti approcci di studio sia basati sull’analisi spaziale dei processi che delle forme ad essi connessi. L’area di studio selezionata è l’Appennino settentrionale, in particolare le valli dell’Appennino marchigiano settentrionale (43° - 44° N) in quanto da tempo sono a disposizione numerosi dati sulla genesi e lo sviluppo dei terrazzi fluviali intra-vallivi. Il presente studio mira a ricostruire la morfoevoluzione delle principalii valli a partire dal Pleistocene superiore all’attuale mediante rilievi sul campo, analisi da remoto mediante immagini satellitari ottiche e multispettrali, e analisi spaziale dei dati topografici e geomorfologici. Gli obiettivi specifici sono: 1) descrizione delle principali fasi deposizionali dei corsi d’acqua durante gli ultimi 75.000 anni mediante datazioni numeriche e correlazioni morfo-stratigrafiche; 2) descrizione delle caratteristiche dell’incisione valliva post-glaciale e stima dei tassi di approfondimento vallivo; 3) separazione della componente climatica, da quella legata al sollevamento della catena appenninica o, localmente, ai movimenti in massa, nella generazione dei terrazzi fluviali (cicli di sedimentazione e erosione fluviale); 4) identificazione delle correlazioni fra le fasi morfo-evolutive riconosciute a scala locale e regionale lungo le valli oggetto di studio e gli eventi climatici a scala globale e/o riconosciuti per l’area mediterranea. I risultati di questo studio possono contribuire al miglioramento delle conoscenze del ruolo del clima e delle sue variazioni durante l’Olocene nell’evoluzione dei sistemi fluviali alle medie latitudini dell’emisfero settentrionale e contribuire alla comprensione del ruolo che potrà avere il riscaldamento globale nelle trasformazioni future dei paesaggi fluviali nel Mediterraneo.

 

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